23 Aprile 2024

Giorgetti: Superbonus nato male Si va verso una nuova stretta

Corriere della Sera - Mario Sensini - Pag. 10

Ieri l’Istat ha aggiornato i dati sul deficit del 2023 che sale di altri 4,5 miliardi per effetto dei bonus, portandosi al 7,4% del Pil, contro il 7,2% comunicato a inizio aprile e contenuto nel Def. L’ultimo aggiornamento non modifica il quadro della finanza pubblica, ma non è detto che sia l’ultimo. Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ‘occorre uno specifico monitoraggio’ e nuove misure per ‘migliorare gli andamenti di cassa e rimodulare il rapporto debito/Pil, riducendolo già nel breve periodo’. Intanto domani il Parlamento europeo voterà la riforma del patto di Stabilità. L’Esecutivo sembra intenzionato ad estendere da 4 a 10 anni il periodo nel quale scontare le detrazioni ma per i costi finali del Superbonus sembra che questo non basti. L’emorragia dei conti va bloccata definitivamente. ‘Il Superbonus è una macchina da guerra infernale, un mostro nato male. Abbiamo già tentato di limitare i danni e se non lo avessimo fatto saremmo qui a raccontare una storia incredibile che ha già suscitato ilarità in mezzo mondo’ ha detto Giorgetti. Da Bankitalia perplessità sul conto finale del 110%. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Altro colpo del 110%: deficit 2023 su al 7,4%’ e ‘Giorgetti: tagli al deficit 2025-26 e freni al debito da Superbonus’ – pag. 2)

23 Aprile 2024

Tasse sul reddito, tredicesime e premi di produttività Ecco le modifiche allo studio

Corriere della Sera - Andrea Ducci, Claudia Voltattorni - Pag. 11

Prende forma il decreto legislativo attuativo della delega fiscale che oggi sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri. La bozza contiene la revisione del regime impositivo dell’Irpef e dell’Ires sui redditi agrari, da lavoro dipendente, autonomo e quelli d’impresa. Il Governo sta valutando l’idea di un bonus ‘fino a 80 euro’ a fine anno da aggiungere alle tredicesima dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 15 mila euro ‘a titolo di trattamento integrativo’ ma è necessario tenere conto degli equilibri di finanza pubblica. Per questo si valuta l’ipotesi di alzare dal 5 al 10% l’aliquota dell’imposta sostitutiva per i premi di produttività fino a 3 mila euro lordi. Tra le novità c’è la revisione dei redditi agrari e quella dei redditi da lavoro autonomo, dalla determinazione alle spese e ai rimborsi, dalle plusvalenze sulle aree edificabili ricevute in donazione alla riorganizzazione degli studi professionali. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Premi di produttività più green Autonomi, fisco semplificato’ – pag. 3 e Italia Oggi: ‘Un restyling per Irpef e Ires’ – pag. 24)

23 Aprile 2024

Sgravi sul lavoro, rebus da 11 miliardi

Corriere della Sera - Mario Sensini - Pag. 11

Servono 11 miliardi di euro per confermare il taglio del cuneo fiscale anche nel 2025. Al momento nel bilancio dello Stato non ci sono. Se la misura diventasse strutturale, come chiedono i sindacati, ci sarebbero più problemi che vantaggi. L’Esecutivo è intenzionato a confermare gli sgravi contributivi per i redditi più bassi anche nel prossimo anno ma al momento sul futuro della misura si addensano nubi. Ieri la Banca d’Italia ha evidenziato che ‘un’ulteriore proroga di natura temporanea degli sgravi contributivi accrescerebbe l’incertezza sull’evoluzione futura dei conti pubblici’, che ad oggi non contemplano quella spesa. Rendere strutturali gli attuali sgravi farebbe venir meno l’equilibrio tra entrate contributive e uscite per prestazioni. Inoltre, i lavoratori con redditi prossimi alle soglie al di sotto delle quali si matura il beneficio continuerebbero a essere penalizzati da elevate aliquote marginali effettive. 

23 Aprile 2024

Professionista, spinta alle aggregazioni: stop alle plusvalenze

Il Sole 24 Ore - M.Mo., G.Par. - Pag. 3

Il decreto legislativo che arriva oggi in Consiglio dei ministri prevede anche una spinta alle aggregazioni degli studi professionali. Due studi che si uniscono per competere sul mercato non dovranno pagare nulla in caso di eventuali plusvalenze. Inoltre le successioni degli studi saranno senza Iva e con l’applicazione di un’imposta fissa di registro. L’obiettivo della riforma è quello di avvicinare gli autonomi alle imprese. A partire dal prossimo 1°gennaio, il reddito di artisti e professionisti sarà costituito per il fisco tra tutte le somme e i valori a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta relativo all’attività professionale e l’ammontare delle spese sostenute nello stesso periodo di tempo. Saranno esclusi dal reddito imponibile gli importi percepiti dal professionista a titolo di contributi previdenziali e assistenziali stabiliti dalla legge, così come il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione dell’incarico e addebitate in via analitica al committente. Escluso anche il riaddebito ad altri professionisti delle spese sostenute per l’uso comune di immobili utilizzati per l’esercizio dell’attività. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Società tra professionisti esenti’ – pag. 25)

23 Aprile 2024

Coltivazioni verticali: tassazione meno pesante con il reddito catastale

Il Sole 24 Ore - Alessandra Caputo - Pag. 3

Un capitolo del decreto attuativo della delega sulle imposte dirette, oggi in Cdm, è dedicato ai redditi agrari. La prima novità riguarda le coltivazioni idroponiche e le vertical farm, considerate agricole sul piano civilistico. La bozza del decreto dispone che sono produttive di reddito agrario le attività dirette alla produzione di vegetali tramite l’utilizzo di immobili oggetto di censimento al catasto dei fabbricati entro il limite di superficie adibita alla produzione non eccedente il doppio della superficie agraria di riferimento. In sostanza, anche se l’attività di coltivazione avverrà all’interno di fabbricati e su terreni non agricoli, la stessa potrà essere considerata agricola fino al doppio del primo piano di produzione. Fino all’emanazione del decreto previsto, il reddito dominicale e quello agrario di queste colture saranno determinati mediante l’applicazione alla superficie della particella catastale su cui insiste l’immobile della tariffa d’estimo più alta in vigore nella provincia il cui è censita la particella incrementata del 400%. Il reddito dominicale non potrà comunque essere inferiore alla rendita dell’immobile. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Reddito dominicale calcolato applicando la tariffa d’estimo più alta con un +400%’ – pag. 25)

23 Aprile 2024

Fondi Pnrr, ok al cumulo con risorse nazionali e locali

Il Sole 24 Ore - Roberto Lenzi - Pag. 34

La Ragioneria generale dello Stato nella circolare n. 13 dello scorso 28 marzo fornisce le linee guida che consentono il cumulo di fondi del Pnrr con altre risorse nazionali, regionali o locali se utile a garantire il pieno raggiungimento delle performance o a fronteggiare costi inattesi. Lo stesso costo di un progetto, però, non può essere rimborsato doppiamente con finanziamenti pubblici anche di diversa natura. Il Pnrr si distingue per il suo approccio di finanziamento, basato sul raggiungimento di specifici milestone e target, anziché sulla certificazione delle spese sostenute. Inoltre, si fa distinzione tra duplicazione dei finanziamenti a livello di misura e di progetto: a livello di misura non si può avere sostegno da altri fondi UE, mentre a livello di progetto è ammesso per la parte non coperta dal Recovery and resilience facility (Rrf). Questo approccio mira a evitare sovrapposizioni e garantire l’efficacia del finanziamento nel superare l’impatto sociale ed economico della pandemia e supportare le transizioni verde e digitale dell’UE.

23 Aprile 2024

Bonus, a rischio le istanze di opzione sospese

Il Sole 24 Ore - Giorgio Gavelli - Pag. 37

Il blocco alle comunicazioni che il decreto legge n. 39/2024 ha imposto alle opzioni di cessione del credito e di sconto in fattura sta causando molti problemi operativi, in particolare con riferimento alle comunicazioni sospese dall’Agenzia delle Entrate. In base alla misura prevista dall’art. 122-bis del Dl 34/2020, entro 5 giorni lavorativi dall’invio, le comunicazioni di opzione possono essere sospese per un periodo non superiore a 30 giorni ai fini del relativo controllo preventivo basato sui profili di rischio’. Il meccanismo di sospensione prevede la possibilità per i contribuenti di rispondere alle richieste degli Uffici – presentando documentazione aggiuntiva – ovvero di correggere gli errori rilevati e presentare una comunicazione sostitutiva. La ‘ghigliottina’ dello scorso 4 aprile ha però trasformato questa possibilità in un’odissea. Chi aveva inviato l’opzione a metà marzo e ricevuto la sospensione nei giorni successivi, al 4 aprile la comunicazione risultava sospesa ma solo nei giorni successivi è stata richiesta la documentazione integrativa. Oggi gli uffici la stanno esaminando ma nel frattempo il sistema ha prodotto una comunicazione di scarto. Se gli uffici convalideranno la documentazione presentata, sarà possibile revocare la sospensione e rendere efficace l’opzione?

23 Aprile 2024

Def, per i commercialisti necessario ridurre le tasse sul ceto medio

Il Sole 24 Ore - Giovanni Parente - Pag. 37

In audizione sul Def, davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato i commercialisti chiedono di ridurre le tasse sul ceto medio. Pur consapevoli che la situazione attuale non consenta molti margini di manovra, i commercialisti invitano l’Esecutivo a confermare il rifinanziamento del taglio al cuneo fiscale in favore dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro, la riduzione dell’Irpef per i contribuenti con redditi fino a 28 mila euro e la superdeduzione per le nuove assunzioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Per la consigliera nazionale Rosa D’Angiolella ‘un eventuale intervento a favore del ceto medio, potrebbe interessare un ampliamento del secondo scaglione di reddito, quello con aliquota al 35%, da 50 mila a 70 mila euro’. 

23 Aprile 2024

Premi di produttività per tutti

Italia Oggi - Daniele Cirioli - Pag. 26

Della detassazione dei premi di produttività potranno beneficiare tutte le aziende, soprattutto le piccole e le micro, perché, se manca il contratto aziendale o di settore, il datore di lavoro potrà prendere a riferimento qualsiasi altro accordo territoriale ai fini del riconoscimento dei premi ai propri dipendenti con tasse ridotte al 10%. Inoltre, il green entra tra gli indicatori che danno diritto alla detrazione, indicatori soggetti non più a incrementi, ma a miglioramenti. È quanto prevede la bozza di decreto legislativo con la ‘Revisione del regime impositivo dei redditi’, in attuazione della riforma fiscale che oggi sarà all’esame del Consiglio dei ministri. Tra le novità anche la previsione di un bonus fiscale sulle tredicesime 2024 di contribuenti con reddito fino a 15 mila euro che saranno incrementate con un trattamento integrativo fino a 80 euro.

23 Aprile 2024

Crediti d’imposta congelati

Italia Oggi - Giuseppe Zorzi, Gaia Maglione - Pag. 27

Sulla compensabilità dei crediti d’imposta industria 4.0 e ricerca e sviluppo le imprese hanno vissuto e vivono situazioni di enorme incertezza e questo ha causato inevitabilmente ritardi negli investimenti. Il Dl n. 39/2024 ha introdotto nuove disposizioni, richiedendo alle imprese di comunicare preventivamente gli investimenti e aggiornare tali informazioni una volta completati. L?Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 19/E dello scorso 12 aprile, ha temporaneamente sospeso i codici tributo per i crediti d’imposta 4.0 e R&S relativi al 2023 e 2024, generando ulteriori dubbi. Tuttavia, la FAQ del 16 aprile ha chiarito che gli investimenti fino al 2022 non sono soggetti alle nuove regole di comunicazione. Un prossimo decreto ministeriale detterà le modalità di comunicazione per fruire dei crediti d’imposta del 2023 e 2024, con l’obiettivo di monitorare la spesa pubblica senza compromettere la compensazione dei crediti maturati. Gli operatori attendono con impazienza queste misure per riprendere le compensazioni.

23 Aprile 2024

Ristrutturazioni, bonus con Isee

Italia Oggi - Matteo Rizzi - Pag. 28

Uno studio pubblicato da Bankitalia sull’efficienza energetica degli edifici invita a mantenere le detrazioni per le ristrutturazioni green ma solo con Isee. No, invece, a sussidi diretti. Serve un mix di misure calibrate sulle caratteristiche delle diverse categorie di destinatari, tra sussidi, incentivi fiscali e mutui agevolati. La cessione del credito dovrebbe essere circoscritta a determinate categorie come gli incapienti o gli anziani, o con riguardo agli interventi relativi alle parti comuni di condomini. In alternativa alla cedibilità si potrebbe ricorrere ad un trasferimento monetario diretto. Lo studio fa una ricognizione dei bonus energetici anche alla luce della direttiva Case Green approvata lo scorso 12 aprile dal Consiglio dell’Unione europea. Secondo le ultime informazioni disponibili, circa il 54% delle case a uso residenziale ha un’efficienza energetica molto bassa, a fronte di un 11% che invece riporta prestazioni energetiche eccellenti. 

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